P.R.U.S.S.T 2004
Nel 2004, attraverso un’analisi della macrofauna bentonica e il calcolo dell’indice E.B.I. si è valutata la qualità delle acque del torrente Gesso e del fiume Stura. I risultati ottenuti dall’applicazione degli Indici ai dati emersi dallo studio del popolamento macrobentonico e ittico permettono di definire il fiume Stura come un corso d’acqua con qualità delle acque accettabile e buone capacità di autodepurazione. Esistono però lungo il suo corso alcuni punti “critici” identificabili soprattutto con gli scarichi urbani di Cuneo e con gli scarichi industriali della Michelin. Altro fattore limitante è la confluenza con esso del Gesso, alquanto inquinato, ma che lo raggiungono solo saltuariamente nei periodi di magra. Nei corsi d’acqua esaminati la qualità dell’acqua sulla base degli Indici Biotici si mantiene buona e a livelli costanti nel periodo considerato. Tuttavia, è di rilevante importanza notare che in base ai campionamenti effettuati nel 2002 (ARPA, dati inediti) la situazione nel suo complesso risulta degenerata in uno stato di degrado grave per la continua captazione delle acque e per l’inquinamento rilevato.
Nel complesso lo Stura si presenta come un ambiente di estremo interesse faunistico ed ecologico che potrebbe essere utilizzato come “laboratorio naturale” per lo studio delle variazioni dei popolamenti in acque non eccessivamente alterate dall’attività umana.
Studio preliminare per la valutazione integrata della qualità ambientale del costituendo Parco Fluviale di Cuneo: I contributo A.R.P.A. , anno 2006
Lo studio, condotto dall’A.R.P.A., nel periodo tra ottobre e dicembre 2006, ha interessato nove stazioni di campionamento, di cui tre sul Torrente Gesso e sei sul fiume Stura. Si è scelto di portare avanti lo studio basandosi su analisi quali l’Indice di Funzionalità Fluviale (I.F.F.), l’Indice Biotico Esteso (I.B.E.), l’indice di Qualità Biologica del Suolo (QBS/Ar). Lo studio, in quanto preliminare, ha permesso di individuare una metodologia per gli studi condotti negli anni successivi, oltre a dare l’avvio ad un lavoro cartografico, consistente nella rappresentazione delle principali unità paesaggistiche dell’area del Parco.
Diatomee bentoniche del Parco Fluviale di Gesso e Stura: A.R.P.A. anno 2008
Nel corso del 2008, l’A.R.P.A. ha campionato quattro stazioni lungo i corsi d’acqua naturali principali (tre sullo Stura e una sul Gesso) e otto situate presso corsi d’acqua “minori” (bealere, canali artificiali e risorgive naturali). Con una sonda multiparametrica sono state effettuate misure di diversi parametri chimico-fisici, oltre a indici in grado di valutare l’inquinamento organico, lo stato trofico dell’acqua e la biodiversità. Gli studi hanno constato che i piccoli corsi d’acqua naturali e le sorgenti hanno una biodiversità più elevata, mentre i canali artificiali e le bealere hanno un livello, peraltro buono, ma mediamente più ridotto rispetto alle risorgive. I grandi corsi d’acqua naturali presentano un valore intermedio. In generale le acque sembrano, comunque, poco inquinate e con livelli di eutrofizzazione bassi.
Macroinvertebrati acquatici e pedofauna, con cenni alla fauna terrestre, alle macrofite acquatiche e alla flora lichenica, nel Parco Fluviale di Gesso e Stura: III contributo A.R.P.A., anno 2008
Nel corso dell’anno 2008, l’A.R.P.A. ha effettuato sopralluoghi, campionamenti ed analisi mirati a integrare o completare il quadro di quelle conoscenze sul territorio del Parco Fluviale. Sono state condotte analisi in corrispondenza di risorgive, canali o delle due principali aste fluviali. Si è rilevato come la fauna del Parco Fluviale cuneese riservi continui motivi d’interesse e se ne confermano la rilevanza scientifica e il significato in qualità d’indicatori ambientali.
Progetto: monitoraggio delle acque
Dal 2009 viene portato avanti uno studio svolto al fine di monitorare nel lungo tempo la qualità e la quantità delle acque, delle risorgive e delle aree umide del parco, mediante l’analisi dell’indice di funzionalità fluviale e dell’Indice biotico esteso. Dal 2010, i ragazzi del Servizio Civile Nazionale collaborano a questo progetto. I punti di monitoraggio della acque sono tre: il primo si trova nella zona del “Fontanone”, il secondo e il terzo sono situati presso il bosco di Sant’Anselmo.